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I cani sono gelosi

I cani sono gelosi

I ricercatori discutono da anni in merito al fatto che le emozioni e in particolar modo la gelosia richiedano o meno capacità cognitive complesse. Alcuni scienziati hanno persino affermato che la gelosia è un costrutto interamente sociale e non fondamentale, prerogativa quindi esclusiva degli esseri umani.

Charles Darwin non la pensava allo stesso modo. Egli aveva già capito che alcuni animali, compresi i cani, provassero determinate emozioni come la gelosia per una motivazione evoluzionistica, contrariamente a quanto veniva sostenuto all’epoca.

Tutto ciò ci viene confermato da uno studio pubblicato nel 2014 dalle professoresse di psicologia Christine Harris e Caroline Prouvost, dell’Università della California (UCSD) a San Diego, le quali hanno condotto il primo test sperimentale per capire se i cani assumono comportamenti che riconducono al sentimento della gelosia verso il proprio padrone.

Partendo dal concetto di gelosia che caratterizza il rapporto tra gli esseri umani (come ad esempio tra fratelli, amici o collaboratori stretti), per capire se esiste la gelosia anche tra i cani hanno utilizzando la stessa metodologia di ricerca che viene solitamente utilizzata su bambini umani di sei mesi, per analizzare come il sentimento della gelosia si inneschi nel rapporto con la propria madre quando quest’ultima presta attenzione ad un altro bambino.

Nello specifico l’esperimento prevedeva l’osservazione individuale di trentasei cani che sono stati videoregistrati mentre i loro proprietari li ignoravano e interagivano con una serie di oggetti diversi.

In un primo test, il proprietario interagiva (accarezzandolo e parlando dolcemente) con un cane di pezza, che abbaiava brevemente e dimenava la coda come se fosse un vero cane, per una durata di otto secondi.

In un altro test, i proprietari interagivano con una zucca intagliata a mano (jack-o-lantern) come se stessero giocando con un vero e proprio cane.

In un ultimo test, invece, venivano letti ad alta voce un libro per bambini che emetteva suoni e pop-up sempre per una durata di otto secondi.

Quello che è emerso dallo studio è che la maggior parte dei cani mostrava segni di gelosia nei confronti del cane di pezza quando il loro proprietario interagiva con esso. I cani reagivano a questo stimolo toccando o spingendo il padrone o azzannando direttamente il giocattolo stesso.
Si è inoltre osservato che l ’86% dei cani, ad un certo punto del primo test, annusava la parte posteriore del cane di pezza, suggerendo alle ricercatrici che considerassero il peluche come un vero e proprio rivale reale.

Durante l’esperimento, inoltre, si è potuto osservare come oggetti quale il “jack-o-lantern” fossero invece percepiti come poco minacciosi e come il libro, addirittura, non venisse percepito come pericolo.

I risultati finali hanno quindi supportato l’assunto secondo cui potrebbe esistere negli animali una forma più elementare e primordiale di gelosia, che nel frattempo si è evoluta per proteggere i legami sociali dagli intrusi.

Questo studio è riuscito infatti a evidenziare come i cani mostrino, al pari degli umani, un forte disagio e stress ogni qual volta un rivale usurpi l'affetto di una persona a loro cara, sfatando così la credenza diffusa per cui la gelosia sia una costruzione sociale dei soli essere umani o un’emozione comunque legata alle relazioni sessuali o romantiche.

“Non possiamo davvero parlare delle esperienze soggettive dei cani, ovviamente, ma sembra che siano motivati a proteggere un’importante relazione sociale” – ha detto Harris. “Il nostro studio suggerisce che i cani non solo mostrano comportamenti gelosi, ma cercano anche di rompere il legame tra il proprietario e un apparente rivale”.

La maggior parte dei proprietari di cani non saranno quindi sorpresi dal sapere che i loro amici a quattro zampe possono essere gelosi.
Non stupiamoci quindi se il nostro cane mostra segni di gelosia verso altri animali o persone: alla fine stanno solo difendendo quello che hanno più a cuore.

Ma come comportarci di fronte alla gelosia del nostro cane?

In presenza di quello che viene considerato un suo rivale (come, ad esempio, l’arrivo di un neonato o di un nuovo animale) spesso il cane adotta comportamenti che possono indicarci il suo disagio e il conseguente innescarsi del sentimento della gelosia: ringhiare e abbaiare, muovere la coda in maniera agitata, interporsi tra il padrone e l’oggetto della sua gelosia, sono solo alcuni degli atteggiamenti che possono farci capire lo stato emotivo del nostro cane.

In alcuni casi, se il cane convive con il proprio rivale, potrebbe mostrare anche segni di depressione e apatia.

La cosa più importante da fare in questi casi è sicuramente non ignorare la situazione e non punire il cane ma piuttosto comprendere le motivazioni della gelosia e porvi rimedio.

E’ necessario infatti che il cane possa ritrovare la serenità attraverso l’interazione e il suo coinvolgimento nelle dinamiche familiari: distribuire equamente l’affetto e le attenzioni verso tutti i componenti della famiglia, compreso il cane o mantenere attiva la sua routine come le passeggiate e i giochi; o ancora, rendere partecipe il nostro cane nelle attività che vedono coinvolto anche il suo rivale, sono tutte azioni fondamentali per non scombinare l’equilibrio psico-fisico del nostro amico a quattro zampe.

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