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I geni nascosti dei cani di razza

I geni nascosti dei cani di razza

Guidato dalla selezione umana, il cane domestico (Canis lupus familiaris) è diventato una delle specie fisicamente più diversificate, con centinaia di razze riconosciute, differenziate tra loro per determinate caratteristiche morfologiche e comportamentali. Una delle caratteristiche distintive delle razze canine più facilmente riconoscibili è la varietà di colore e la pigmentazione del loro pelo.
Se hai un cane di razza, è probabile quindi che assomigli ad altri cani della stessa razza, specialmente quando si tratta del colore del loro pelo.

Ma cosa succede se un cucciolo di razza non assomiglia esattamente ai suoi fratelli quando nasce?

È probabile che non sia un difetto, ma piuttosto una variante genetica nascosta che in quel momento è uscita allo scoperto ed ha deciso di mostrarsi.

Una recente ricerca del College of Veterinary Medicine della Purdue University partendo da questo concetto, ha mostrato come alcune razze di cani abbiano dei geni nascosti inerenti al colore del loro mantello - e in alcuni casi, anche inerenti ad altri tratti.

La ricerca, condotta da Kari Ekenstedt, DVM, Ph.D., assistente professore di anatomia e genetica, e da Dayna Dreger, Ph.D., scienziato a capo del laboratorio di ricerca di genetica canina di Ekenstedt, ha esaminato una dozzina di geni diversi presenti in 212 razze canine partendo anche dall’analisi dei dati che erano stati inizialmente raccolti da WISDOM PANEL™ per lo sviluppo di test del DNA canino.

Oltre ad analizzare i dati, i ricercatori hanno esaminato le descrizioni presenti all’interno dei principali registri di razza canina proveniente dall’America e a livello internazionale, per determinare i colori del mantello e le lunghezze della coda convenzionalmente riconosciute ed accettate all'interno di ciascuna razza.

"C'erano molte informazioni che non ci aspettavamo", ha detto Dreger. “Quando si tratta di diverse razze canine, i loro standard si basano principalmente sulle preferenze e sull'estetica."

Ekenstedt ha affermato che i geni inerenti al colore del mantello canino hanno al loro interno una quantità significativa di epistasi, ovvero l’interazione genica che porta a far sì che un gene mascheri e nasconda l’effetto di un altro gene. A causa dell'epistasi, è quindi raro che quei geni mascherati possano essere visibili nel colore effettivo del mantello di un cane.

Un esempio di “difetto” di allele - una variante del gene che causerebbe un tratto non riconosciuto in una determinata razza standard - è un allele che colpisce sia il pigmento dei capelli che il pigmento della pelle attraverso il colore marrone.
Il colore marrone è per esempio riconosciuto in razze canine come il Labrador Retriever dove ritroviamo labrador dal mantello color cioccolato. Tuttavia, i ricercatori hanno osservato come invece in alcune razze lo stesso colore marrone non sia permesso, come ad esempio il Rottweiler e il Pastore Tedesco, dove troviamo gli alleli del colore marrone presenti a basse frequenze.
Un altro esempio di allele anomalo è nella razza canina del Weimaraner, che esiste sia nelle varietà a pelo lungo che a pelo corto. Alcune associazioni di cani di razza non ammettono al loro interno la tipologia di Weimaraner a pelo lungo mentre molte altre lo consentono.
All’interno della ricerca condotta, l’analisi dell’allele a pelo lungo presente nei cani Weimaraner ha riscontato una frequenza parai al 4%
“Lo stesso tipo di osservazione è riscontrabile anche per altri tratti”, ha affermato Dreger. Ad esempio: ci sono circa 18 razze di cani riconosciute che hanno il potenziale genetico per nascere senza coda, come il famoso pastore australiano. Ma i dati hanno mostrato come almeno 48 delle razze analizzate possiedono questa variante del gene senza coda, che di solito si manifesta con una frequenza molto bassa come avviene nel Bassotto.
"Un allevatore sarebbe sicuramente sorpreso di vedere un bassotto senza coda", ha detto Dreger. "Le possibilità sono basse, ma la nostra ricerca mostra come la possibilità che ciò avvenga, esiste”

Sia Dreger che Ekenstedt sperano che la loro ricerca susciti alcune riflessioni all'interno della comunità canina.

“Non siamo qui per prendere decisioni su come dovrebbe o non dovrebbe essere una razza o cosa dovrebbe fare un club di razza.” - ha detto Dreger. “Siamo qui per dire che queste sono le varianti genetiche che esistono in natura".

L’obietto di questa ricerca è quella quindi di cambiare la prospettiva di valutazione dei cani purosangue. Spesso infatti si da per scontato che se un cane non corrisponde agli standard estetici di una determinata razza, non sia allora purosangue.

"Questi sono cani di razza con dei tratti estetici che convenzionalmente non dovrebbero avere", ha detto Ekenstedt. “Queste varianti genetiche esistono nelle razze canine e se alcuni cani nascono con dei tratti diversi, non è necessariamente dovuto ad un incrocio di razze diverse ma potrebbe essere un purosangue che mostra un potenziale genetico recessivo."
I dati di questa ricerca mostrano pertanto come spesso in alcune di queste razze purosangue ci siano delle variazioni genetiche che vanno oltre gli standard socialmente riconosciuti e oltre ciò che ci potremmo aspettare.

E tu hai mai pensato che anche il pelo del tuo cane potrebbe mostrare questi geni recessivi e nascondere il suo vero colore?

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